Una squadra al servizio del Paese
“Buongiorno, abbiamo creato questo gruppo per migliorare la comunicazione e facilitare il coordinamento tra noi nella gestione di questa terribile emergenza. Grazie di cuore per esservi resi disponibili”.
Sono le 10.42 del 26 agosto 2016, a 48 ore dal sisma che ha flagellato il Centro Italia. Con questo messaggio, scritto da Diego Mingarelli, ha preso vita il gruppo WhatsApp del PGE, organizzato da Piccola Industria Marche per coordinare le attività di coloro che avevano aderito al progetto presentato a febbraio 2016. Da allora il gruppo non ha mai smesso di funzionare e di inviare messaggi di richiesta - materiale, cibi, attrezzature - a tutte le territoriali che nel frattempo si sono aggregate al progetto. Non vi sono orari, non vi sono sabati o domeniche. Solo messaggi, richieste, notizie, chiarimenti da parte di imprenditori che hanno interpretato la funzione sociale dell’essere “impresa” spingendola oltre il confine del proprio saper fare e traducendola nel concreto sostegno prima alle persone, poi alle imprese e agli enti che ne avranno bisogno.
Per capire la mia adesione bisogna tornare alla giovinezza, quando capo scout mi sono trovato in mezzo alle tragedie del Friuli prima e dell’Irpinia poi. Fare lo scout vuol dire prepararsi, infatti il motto del fondatore è “be prepared”, che in latino suonerebbe “estote parati”. essere pronti, fare il proprio meglio, andare oltre, abolire la parola impossibile per credere che il mondo si possa migliorare. ognuno deve fare la propria parte ed ecco che l’adesione da subito al progetto PGE diventa naturale, diventa la prosecuzione di quello che hai imparato e che hai sempre saputo di dover fare: aiutare gli altri.
Non c’è presunzione nel credere che portare l’ottimismo anche nella tragedia sia una forma concreta di portare aiuto e speranza. ecco allora che il progetto, elaborato con un grande intuito dagli amici marchigiani, si presta e sottende ad una dimensione che non è solo di mecenatismo ma di volontariato, di gratuità che porta ognuno a misurarsi con le proprie difficoltà ed i propri limiti. Tuttavia agire coordinati, portare puntualmente il proprio contributo, aiutare ad individuare imprese disponibili, essere precisi nelle richieste, puntuali nelle risposte, veloci nel trasmettere le notizie diventa parte integrante del progetto e pian piano aiuta a prendere forma alla sfida che si concretizza nella delega alla Piccola Nazionale di tutte le iniziative di Confindustria per il sisma del 24 agosto. Un bel segno d’innovazione culturale delle piccole imprese italiane.
Turati Giancarlo, Presidente Piccola Industria Associazione Industriale Bresciana
12 ottobre 2016